Rischio da movimenti ripetitivi

Valutazione del rischio organizzativo legato alla ripetitività dei movimenti e della presenza nel ciclo produttivo aziendale di operazioni ripetute nel tempo per lunghi periodi nei quali si mantengono posizioni innaturali delle braccia e delle mani per il normale svolgimento del lavoro.

La valutazione individua gli elementi di rischio che sono classificabili in:

  • fattori di carattere endogeno, legati alla storia medica e personale del lavoratore a loro volta distinguibili in fattori di carattere individuale (età, peso corporeo, forza fisica, soglia di percezione della fatica e del dolore, etc.) e fattori di carattere psicosociale (ansia, depressione, stress, disagio nello svolgere il lavoro, etc.).
  • fattori di carattere esogeno, più direttamente legati all’attività lavorativa ed alla sua organizzazione.
    A loro volta distinti in fattori di carattere organizzativo (durata dei cicli lavorativi, rapporti tra tempo attivo e tempo di pausa, tempi di recupero, etc.) e fattori di carattere lavorativo (peso delle attrezzature impiegate, dimensioni del posto di lavoro, etc.).

Il modello utilizzato per l’analisi èla CHECK-LIST che prende come riferimento il modello OCRA INDEX che è normalmente il più accreditato.

 

Il risultato è un Indice di Esposizione a lavori ripetitivi, che permette di collocare il lavoratore in una delle quattro fasce di rischio previste: assente, probabile, presente ed elevato.

 

La valutazione viene effettuata sulla base di informazioni raccolte osservando lo svolgimento dell’attività, senza misurazioni strumentali.

 

Le informazioni vengono inserite in una griglia di interrogazioni a punteggio, organizzate in gruppi, dove il risultato finale è dato dalla sommatoria dei punteggi assegnati nei diversi gruppi.

 

Redazione della specifica relazione tecnica finale.

 

Indicazione delle misure correttive o preventive da adottare al fine di garantire la sicurezza degli operatori.

 

Formazione specifica per tutti gli addetti ai lavori sui vari livelli di rischio e sulle modalità di utilizzo dei dispositivi di protezione.